MODI DI DIRE
Nel linguaggio
comune ricorrono "modi di dire" che trovano la loro origine nelle
letture evangeliche del periodo quaresimale-pasquale, o comunque che
sono collegate con la liturgia e tradizione cristiana di tale
periodo.
"LUNGO
COME UNA QUARESIMA":
si dice di una persona o di una cosa
prolissa, noiosa, insistente.
"HA
SCIUPATO TUTTO ADESSO E FA QUARESIMA":
si riferisce a chi ha sperperato i propri beni,le proprie ricchezze
e adesso fa digiuno, vive in povertà.
"PORTARE
LA PROPRIA CROCE": questo modo di
dire trae la sua origine dalla salita al calvario di Gesù Cristo ed
è da intendersi come la capacità di sopportare e accettare i momenti
dolorosi della vita, così come il Figlio di Dio ha accettato e
sopportato la dura prova del martirio in croce, senza cedimenti pur
nella sofferenza di quei drammatici eventi. Collegato all'episodio
della salita al Calvario di Gesù carico della croce c'è un ulteriore
modo di esprimersi usato per indicare una dura sofferenza:
"LA SUA
VITA E' UN CALVARIO".
Così come: "STARE IN CROCE"
(Stare in pena) e "CHE
CROCE!" sono espressioni che
ribadiscono e sottolineano la gravità di una situazione
particolarmente penosa.
"GETTARE
LA CROCE ADDOSSSO A QUALCUNO": cioè
addossare la responsabilità di un fatto ad un'altra persona, per
biasimarla.
"LA
CROCE CHE CI SI FA DA SOLI E' LA PIU' PESANETE":
il modo di dire vuol significare che, quando siamo noi stessi a
costruirci delle croci, cioè a commettere delle azioni di cui in
seguito ci pentiamo e che inoltre si rotorcono contro di noi,
dovremo sopportarne il peso (le conseguenze) che sarà sicuramente
più gravoso, rispetto a quando è imputabile invece a cause esterne,
dato che in questo caso siamo noi stessi gli artefici del danno
provocato.
"ESSERE
FELICI COME UNA PASQUA": riferito a
chi manifesta una grande felicità, proprio perchè il giorno di
Pasqua è un giorno di grande gioia.
"PASQUA
ALTA":
si ricorre a questa espressione quando la festa di Pasqua è in
ritardo rispetto al tempo in cui ricorre normalmente, mentre si
dice:
"PASQUA BASSA"
quando è in anticipo.
"VENIRE
LA PASQUA IN DOMENICA":
per indicare ciò che si verifica al momento opportuno, che arriva a
proposito.
"ESSERE
COME SAN TOMMASO":
la locuzione viene usata per indicare un'ostinata incredulità verso
una notizia o un fatto, proprio come l'apostolo Tommaso che si
rifiutò di credere ai compagni che gli riferivano l'apparizione di
Gesù risorto. |